lunedì 3 settembre 2012

Ultimo pranzo estivo



Al termine di una mattinata bigia e animata da vento caldo ho deciso, con i bambini, di pranzare in terrazza:
- Fusilli con sugo freddo a base di tonno, olive, capperi e scorza di limone grattugiato;
- carote del cavernicolo, pelate e da consumare a morsi;
- crostini con formaggio da spalmare.
Il menù, perfettamente in linea con quelli dei giorni di furore estivo, dopo una mezz'oretta era servito sul nostro bel tavolino "Questa è Sparta",  un piano in multistrato appoggiato su due cavalletti pieghevoli, coperto da una bella tovaglia colorata che i miei bimbi amano molto.
Così abbiamo consumato il nostro pranzetto, chiacchierando e sbirciando l'intorno da dietro le tendine di vimini che caliamo un po' per un vago senso della privacy, un po' perchè fanno molto "Mediterraneo".
E ad un tratto la pioggia! Protetti dalle nostre tendine, ci siamo affrettati a portare tutto in cucina e a riporre al suo posto il nostro rude tavolino, contenti per aver strappato al cielo bigio forse l'ultimo pranzo in terrazza di questa estate.

Quando la tecnologia cesserà di ribellarsi pubblicherò una foto scattata con il cellulare,
Ciao a tutti!

domenica 8 luglio 2012

Le cicale





Una delle cose più strane della giornata di ieri è stata, nonostante i 35°C o più, percepire prima di tutto il canto delle cicale nascoste tra le foglie dei grandi tigli della mia città.
Quel suono mi ha ricordato le estati in campeggio al sud, da ragazzina, alla scoperta di luoghi meravigliosi, insieme alla mia famiglia.
Tanta luce, tanto cicaleccio tra gli olivi delle piazzole ed il mare da mattina a sera.
I pranzi erano panini, quasi sempre al formaggio, le cene non mi sono rimaste particolarmente impresse, probabilmente viaggiavamo a tonno, pomodori e mozzarelle, ma se torno indietro con la mente mi trovo a sorridere, perchè la sensazione di libertà e di giusta proporzione con il mondo naturale era grande.
Ho amato molto quelle vacanze, erano la nostra avventura annuale, in viaggio con la macchina col gancio per attaccare il nostro piccolo guscio di noce/portabagagli.
Chilometri e chilometri macinati con l'atlante stradale in mano di mamma,  papà alla guida ed io dietro, affacciata tra i due sedili con gli occhi attenti per scrutare le variazioni del paesaggio......... ed in bocca la tipica domanda dei ragazzini: "Siamo quasi arrivati?"

A presto!

domenica 1 luglio 2012

Festa con amici

Ieri sera l'allegra famigliola ed io siamo stati invitati a festeggiare un anniversario di matrimonio con sorpresa.
Lei ha cucinato, farcito e congelato durante i quattro giorni precedenti la Festa, nelle ore in cui il suo Lui era al lavoro, e fatto sparire tutte le prove entro l'ora del rientro.
Ciò vuol dire che, per non destare sospetti, tutti i giorni entro l'"ora x" il tavolo della cucina smetteva di essere il protagonista incontrastato della giornata, come una Cenerentola a mezzanotte si ripuliva di tutto ciò che poteva rimandare ad un'attività extracasalinga e i prodotti della giornata venivano dirottati nei freezer e frigoriferi delle amiche.
Un piano perfetto vero?
L'appuntamento era per le 19.30 e poco più tardi tutti, compreso lo sposo sorpreso e divertito, pasteggiavamo allegramente in giardino, tra zanzare e bimbi affamati e saltellanti.
Il menù? Incredibile, come la mia amica: pizze cotte al momento, bicchierini monoporzione di couscous, moussaka, caprese, kebab da farcire a piacere con salsine deliziose, dolci al cucchiaio, mini apple-pie, macedonia e per finire in bellezza una torta a tre piani coperta con pasta di zucchero bianca!
Un'immagine per gradire?






Bè, ora vi saluto, ci dobbiamo preparare per la partita Italia-Spagna!

lunedì 25 giugno 2012

Un nuovo blog

Un nuovo blog? Ma ce ne sono a pacchi, dovevi inventartene uno anche tu?
Sì, sì! E' da un po' che ci giro intorno, sento di voler fissare su foglietti virtuali le mie annotazioni sul mondo, fermare in poche righe quei pensieri che come piccoli fulmini, attraversano la mia mente incoraggiati da scorci di quotidianità.
Da ragazzina avevo un "diario di viaggio", annotavo tutto quello che mi sembrava rilevante, incollavo segni tangibili delle mie esperienze e come tante mie coetanee riempivo pagine e pagine con scritte multicolor da far invidia ad Art Attak, biglietti dell'autobus, cartine di tutti i generi e, ovviamente, il mio incontrastato punto di vista!
Sono passati anni, quella parte di me c'è ancora ed è pronta a riprendere il "diario di viaggio" e a condividerlo.
Buona strada!