lunedì 29 giugno 2020

Lo Zen e l'arte di raccontarsi con ritmo




Ad un passo dalle ferie estive ho cominciato a far mente locale su tutte quelle cose alle quali potrei dedicarmi in assenza di lavoro.  Cominciando a stendere una lista mentale delle attività del cuore, mi sono ricordata del tempo serale dedicato al mio blog ormai abbandonato da un po', perché in stretta relazione con il tempo libero.  
Guardando le date dei post mi sono accorta con estrema sorpresa che non scrivo da più di un anno! 
Ciò significa che quasi tutte le intenzioni e le idee di scrittura sono rimaste nella mia mente, qualcuna nel registro bozze di questo blog, in attesa di completarne la stesura.....
Il tempo è volato molto più velocemente di quanto sia realmente in grado di percepire, ma è inutile ormai farsene un problema. 
"Ognuno ha il suo ritmo!", frase saggia da sfoderare nei momenti in cui i figli si stressano perché non riescono a svolgere una montagna di compiti in tempi record, il marito vorrebbe/dovrebbe riparare la tapparella a mezz'asta da una settimana, ma non ce la fa e tu, che hai fatto carte false per mettere in piedi un blog tutto tuo pensando di diventare produttiva come Barbara Cartland, ti accorgi che stai scrivendo meno di una volta all'anno........
 Quindi?
Quindi ho deciso che al mondo esisteranno sicuramente lettrici come me, con una serie di icone sul tablet o sul telefono che riportano ai loro blog preferiti,  consultati a volte assiduamente a volte occasionalmente. Lettrici che apprezzano anche le scrittrici incostanti come me.
E quando la pigrizia o la stanchezza mi assalgono, mi adagio sul divano e, in uno stato di serenità scevra da ogni forma di aspettativa, comincio a solleticare le icone e a leggere.
 Quanto mi piace questo momento tutto mio, la mente si distende e mi introduco in punta di piedi in spazi fantastici simili ai miei luoghi ideali.
Tra una lettura e l'altra percorro sentieri, scopro tavole magistralmente apparecchiate, momenti di convivialità, dettagli di stile..... scenografie perfette che vorrei per le mie giornate e che a colpi di dettagli riuscirò a realizzare.
Dal mio piano di lavoro.....una buona giornata!
 Cristina




martedì 2 giugno 2015

Notturno primaverile




Eccoci qua,
e' buio e mi godo il terrazzino, nascosta dietro la mia fida tendina in vimini, tra vasi di fiori e erbe aromatiche. Luce spenta, un incenso acceso da mio marito per coccolarmi un po'.
Mi sono anche portata una sdraio dal giardino e ho dato il via alla musica da telefonino, stile filodiffusione.
Inutile mentire a se stessi, mi sento già in vacanza.
In realtà mi aspetta una settimana di fuoco tra impegni di lavoro, recite di fine anno scolastico, saggi e  chiusura di varie attività.
 Quest'anno, con l'arrivo della Primavera, ho lavorato molto all'allestimento del mio balconcino.


Vorrei che diventasse un angolino di campagna un passo oltre la portafinestra, la mia quarta dimensione, il rifugio per ricaricarmi, la mia personale bolla verde in un paese sempre più costruito.
 Siccome a mamma e bimbi piace tanto allestire e seguire un piccolo orto estivo,  qui in mezzo ai vasi con i gerani e le micro campanule colorate ci sono anche le nursery per i nostri esperimenti orticoli e piccoli vasi con svariate aromatiche.
E' estremamente divertente spedire i bimbi a raccogliere le erbe all'ora di cena per completare una frittata o per profumare un piatto di verdure, sono carini mentre spulciano le piantine alla ricerca della fogliolina più adatta.
Questa mattina, mentre vigeva l'ora dei compiti, sono uscita a caccia: tra orto e terrazza sono riuscita a raccogliere tanto basilico da fare un pesto home made, che soddisfazione!
 Accidenti, l'incenso e' finito, stanno arrivando le zanzare e.....mi è venuta una mezza idea di preparare una torta!
A presto, Cristina

domenica 15 febbraio 2015

Pranzo Domenicale

Domenica mattina, una come tante, i bimbi svegli da qualche minuto chiacchierano fitto fitto, guardo l'orologio e penso che se voglio combinare qualcosa  mi devo  buttare giù dal letto.
Mi preparo e immediately preparo una colazione da hotel, col minimo sforzo ovviamente, ma allestire in modo strategico facendo sembrare il quadruplo di quello che  c'è realmente a tavola sta diventando una nuova dote  su cui posso contare.
Con i nostri tempi bradipici riusciamo a fare tutto: colazione, uscita e ritorno in tempo utile per preparare un pranzo come quelli di una volta, o quasi.
Il menù ha cominciato a ronzarmi in testa già ieri, quando la mia dolce metà, forse il mio dolce 1,5, ha sussurrato: "da quanto tempo che non prepari la pasta fatta in casa, potresti condirla col sughetto della trippa, così avremmo primo e secondo e via!". E dopo poco....." Prepariamo la panna cotta?"
Mi è sembrata una richiesta di coccole caserecce, così ho fatto finta di niente e gli ho fatto compagnia mentre  preparava il suo speciale dolce al cucchiaio, organizzando silenziosamente un piano d'azione.
Così al ritorno da tutti i nostri giretti mi sono subito messa al lavoro, ho preparato tutti gli ingredienti e ho cominciato ad impastare, pulire, scottare, frullare, darci di mattarello e tagliare la pasta arrotolata.
Col procedere dei lavori ho trovato due piccoli aiutanti.









La loro funzione di assaggiatori per ogni fase non è venuta meno, ma d'altro canto, quale bambino ha la capacità di resistere all'assaggio degli impasti crudi e delle salsette  in preparazione?
Dimenticavo, l'idea del "total menù" a base di trippa alla Toscana mi inquietava un tantinino, così ho sfogliato l'ultimo numero della mia rivista di cucina preferita e ho virato verso un pesto di cavolo nero e noci. Risultato? Stupore, approvazione e una combinazione leggermente più light:


Molto malfatti al pesto di cavolo nero e noci
Trippa alla Toscana





E visto che la verdura era già presente nel condimento della pasta, abbiamo saltato il contorno approdando direttamente al dolce:


Panna cotta al caramello




Quasi un vero pranzo Domenicale.
So che col tempo riuscirò a non saltare le portate, e' solo questione di organizzazione.........
Ma il caffè, quello non può mancare, nero e senza zucchero. Sincero.
Vi saluto col sorriso!
A presto, spero.......

domenica 24 agosto 2014

Ritorno dalle vacanze

Dopo quasi un mese di partenze per le vacanze a fasi alterne senza riuscire ad incrociarsi è finalmente arrivato il piacevole  momento degli incontri.
Dovrei scrivere un "purtroppo!", le nostre giornate in spiaggia sono pressochè acqua passata da quindici giorni e per quasi tutti i nostri amici, che si sia trattato di mare, montagna o città d'arte l'antifona cambia di poco. Così mi ritrovo a scrivere un "finalmente" perchè si comincia un po' tutti a tornare ai ritmi dei primi giorni post-scuola. I bambini riprendono i giochi con gli amichetti della porta accanto senza la pressione degli orari tassativi della campanella e delle attività extra,  le mamme si riavvicinano a dolci passi, per gli stessi motivi, ai rapidi giri di valzer che scandiranno le settimane a partire da metà settembre.
 Evento atteso di oggi: il pranzone in compagnia nel perfetto stile "ognuno porta qualcosa" a cornice di tante chiacchiere sui giorni trascorsi in lontananza e giochi convulsi tra bambini felici di stare di nuovo insieme.
Il nostro contributo, per soddisfare il gusto dell'impastare, del tagliare con le formine per biscotti e sopratutto dell'annusare l'aria profumata in uscita dal forno sbilenco di casa, si è concretizzato in crakers ai semi di lino e sesamo,  biscottini salati con aglio ed erba cipollina del nostro terrazzo ed una enorme focaccia al rosmarino "siepino"( prima era una piantina in vaso, ora è una siepe per segnare il confine tra l'orto e il giardino).




Non avendo stabilito un menù in anticipo, la carne da cuocere alla griglia costituiva l'unica certezza del pranzo. Ci siamo così trovati a tavola con ciò che segue: grigliata mista, peperonata, pomodori al pangrattato e bacon, peperoni arrosto, crakers e quadrotti di focaccia in ogni dove, strudel con gelato al fiordilatte, caffè e limoncello. Niente male vero?
 Bè, ora vi saluto e spero di scrivere nuovamente prima che trascorra un altro anno e mezzo!

  















domenica 17 febbraio 2013

Dolce ritorno

Eccomi qua, dopo mesi di latitanza mi concedo due fugaci righette in punta di penna.
Mi sento come un bambino che scrive una parola piccola piccola sul muro del soggiorno appena imbiancato.
Dovrei sentirmi un po' in colpa per non aver comunicato per così tanto tempo, provo invece un certo gusto nel concedermi il lusso di perdermi sulla tastiera del mio computer.
Un lusso totale sarebbe scrivere con una bella tazza di cioccolata calda in parte, con la scia nebbiosetta che avvolge scritto e scrittore in un meraviglioso e dolce profumo.
Quest'immagine mi richiama subito alla mente un post letto mesi fa a proposito dei preparati  per cioccolata calda e valido regalo handmade, una delle mie passioni da sempre!





                                



Da "Il Giulebbe": Preparato per cioccolata in tazza

Bene, adesso che ho condiviso quattro pensieri ed un'innocente tentazione, posso tornare al lavoro anzi, a dire il vero, si comincia a lavorare!
A presto!!!

lunedì 3 settembre 2012

Ultimo pranzo estivo



Al termine di una mattinata bigia e animata da vento caldo ho deciso, con i bambini, di pranzare in terrazza:
- Fusilli con sugo freddo a base di tonno, olive, capperi e scorza di limone grattugiato;
- carote del cavernicolo, pelate e da consumare a morsi;
- crostini con formaggio da spalmare.
Il menù, perfettamente in linea con quelli dei giorni di furore estivo, dopo una mezz'oretta era servito sul nostro bel tavolino "Questa è Sparta",  un piano in multistrato appoggiato su due cavalletti pieghevoli, coperto da una bella tovaglia colorata che i miei bimbi amano molto.
Così abbiamo consumato il nostro pranzetto, chiacchierando e sbirciando l'intorno da dietro le tendine di vimini che caliamo un po' per un vago senso della privacy, un po' perchè fanno molto "Mediterraneo".
E ad un tratto la pioggia! Protetti dalle nostre tendine, ci siamo affrettati a portare tutto in cucina e a riporre al suo posto il nostro rude tavolino, contenti per aver strappato al cielo bigio forse l'ultimo pranzo in terrazza di questa estate.

Quando la tecnologia cesserà di ribellarsi pubblicherò una foto scattata con il cellulare,
Ciao a tutti!

domenica 8 luglio 2012

Le cicale





Una delle cose più strane della giornata di ieri è stata, nonostante i 35°C o più, percepire prima di tutto il canto delle cicale nascoste tra le foglie dei grandi tigli della mia città.
Quel suono mi ha ricordato le estati in campeggio al sud, da ragazzina, alla scoperta di luoghi meravigliosi, insieme alla mia famiglia.
Tanta luce, tanto cicaleccio tra gli olivi delle piazzole ed il mare da mattina a sera.
I pranzi erano panini, quasi sempre al formaggio, le cene non mi sono rimaste particolarmente impresse, probabilmente viaggiavamo a tonno, pomodori e mozzarelle, ma se torno indietro con la mente mi trovo a sorridere, perchè la sensazione di libertà e di giusta proporzione con il mondo naturale era grande.
Ho amato molto quelle vacanze, erano la nostra avventura annuale, in viaggio con la macchina col gancio per attaccare il nostro piccolo guscio di noce/portabagagli.
Chilometri e chilometri macinati con l'atlante stradale in mano di mamma,  papà alla guida ed io dietro, affacciata tra i due sedili con gli occhi attenti per scrutare le variazioni del paesaggio......... ed in bocca la tipica domanda dei ragazzini: "Siamo quasi arrivati?"

A presto!